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Assistenza al parcheggio
Indice
- Sensori di parcheggio: cosa sono e a cosa servono
- Sensori di parcheggio, come funzionano
- Sintomi di malfunzionamento dei sensori di parcheggio
- È necessario sostituire i sensori di parcheggio in caso di difetti?
- Posso sostituire i sensori di parcheggio da solo?
- Quanto costa sostituire i sensori di parcheggio?
- Perché acquistare sensori di parcheggio su ATP?
Sensori di parcheggio: cosa sono e a cosa servono
L’evoluzione tecnologica nel settore automobilistico non si è mai fermata e sta vivendo la sua epoca d’oro, soprattutto per quanto riguarda i sistemi di sicurezza e di assistenza per il guidatore. L’introduzione di queste nuove tecnologie ha permesso di rendere i veicoli sempre più a misura d’uomo, riducendo in modo considerevole le difficoltà che ti puoi trovare ad affrontare quotidianamente quando ti metti alla guida. Fra queste innovazioni, i sensori di parcheggio sono sicuramente fra i sistemi più apprezzati dagli automobilisti di tutto il mondo. Questi componenti, ormai facili da trovare su veicoli di tutte le dimensioni e fasce di prezzo, sono un alleato quasi irrinunciabile durante la fase di parcheggio del veicolo. I tipi di sensori per l’assistenza al parcheggio sono diversi e conoscerne le differenze è importante anche per capirne il funzionamento.
I sensori di parcheggio fanno parte del sistema di assistenza al parcheggio, conosciuto anche come park assistance. Si tratta di componenti elettronici montati all’interno di fori nel paraurti del veicolo, che hanno la funzione di rendere più semplici le manovre in fase di parcheggio. In caso di ostacoli, avvisano il guidatore per evitare l’urto. Questo sistema contribuisce a migliorare il livello di sicurezza alla guida in un momento delicato come quello del parcheggio. I sensori di parcheggio vengono suddivisi generalmente in due macrocategorie:
Sensori ad ultrasuoni: l’assistente al parcheggio a ultrasuoni è il sistema elettrico di parcheggio più comune. Il suo funzionamento è basato sull’utilizzo di onde sonore ad alta frequenza che permettono di rilevare la distanza dagli ostacoli. Nello specifico, le onde emesse dal sensore “rimbalzano” sugli oggetti nelle vicinanze per poi tornare al sensore stesso. In questa fase, i sistemi di parcheggio delle auto che usano questa tecnologia rilevano il tempo che le onde impiegano per ritornare al sensore così da calcolare la distanza dall’ostacolo. Questo tipo di sensori offre un elevato livello di precisione.
Sensori elettromagnetici: questa tecnologia è più recente e avanzata rispetto a quella a ultrasuoni. Questo sistema prevede di inserire all’interno del paraurti una banda adesiva su cui sono montati dei sensori elettromagnetici. Il rilevamento degli ostacoli è relativamente semplice da comprendere: quando si inserisce la retromarcia, la centralina attiva la banda adesiva, la quale comincia a generare un campo elettromagnetico. Quando un ostacolo entra nel campo elettromagnetico, i sensori rilevano una perturbazione del campo stesso, inviando un segnale alla centralina per avvisare il guidatore del pericolo. Si tratta di una soluzione esteticamente più discreta rispetto ai sensori ad ultrasuoni. Questi sensori sono anche meno soggetti a danni causati da urti di lieve entità.
Sensori di parcheggio, come funzionano
I sensori di parcheggio funzionano utilizzando principi tanto semplici quanto efficaci. In linea di massima, è possibile riassumere il loro funzionamento nei seguenti passaggi:
Emissione di onde o campo elettromagnetico: posizionati sui paraurti posteriori e anteriori, si parla quindi sempre di sensori di parcheggio posteriori e anteriori e in alcuni casi anche sui lati del veicolo, i sensori di parcheggio emettono onde a ultrasuoni o un campo magnetico, che si attivano con l’inserimento della retromarcia.
Rilevamento dell’ostacolo: quando un ostacolo viene colpito dalle onde elettromagnetiche, le onde stesse vengono riflesse dall’oggetto e tornano al sensore per permettere il calcolo della distanza. Nel caso del campo magnetico, l’ostacolo crea al suo interno un'instabilità che viene rilevata dai sensori.
Avviso al conducente: una volta rilevato l’ostacolo e calcolata la distanza, il sistema di assistenza al parcheggio avvisa il guidatore attraverso segnali acustici o visivi. I segnali acustici diventano generalmente più intensi e insistenti con l’avvicinarsi del veicolo all’ostacolo. Per quanto riguarda i segnali visivi, la maggior parte dei veicoli con assistenza al parcheggio utilizza luci lampeggianti o segnali sul display del cruscotto.
Nei veicoli più moderni e di fascia alta, il sistema di parcheggio può essere integrato con altre tecnologie che facilitano ulteriormente le manovre durante il parcheggio. Fra queste soluzioni è possibile trovare telecamere di retromarcia e sistemi di assistenza alla guida che offrono un quadro più completo e dettagliato di quello che è l’ambiente circostante al veicolo.
Sintomi di malfunzionamento dei sensori di parcheggio
I sensori di parcheggio sono componenti tanto utili quanto delicati dei veicoli. Seppur relativamente soggetti a usura, sono però ancor più componenti esposti a danni legati a urti leggeri o collisioni con altri veicoli. Non è sempre facile rilevare un malfunzionamento di un sensore di parcheggio anteriore o di un sensore di parcheggio posteriore attraverso un semplice esame visivo. Per poter rilevare eventuali guasti, è quindi fondamentale fare attenzione ad alcuni segnali:
Segnalazione incoerente: il veicolo emette suoni che non corrispondono alla effettiva presenza di ostacoli o che li segnalano a una distanza differente da quella reale.
Assenza di avvisi: quando il veicolo non emette alcun avviso di pericolo nonostante la presenza di ostacoli, è probabile che sia presente un malfunzionamento dei sensori di parcheggio.
Attenzione
Prima di preoccuparti di un possibile malfunzionamento dei sensori di parcheggio, assicurati che siano puliti. Lo sporco che si deposita normalmente sui sensori posizionati sul paraurti, infatti, può incidere sul corretto funzionamento di questi componenti, impedendo loro di rilevare gli ostacoli. Ricorda di mantenerli sempre puliti.
È necessario sostituire i sensori di parcheggio in caso di difetti?
I sensori di parcheggio non hanno un ruolo fondamentale nel funzionamento del veicolo. È infatti possibile continuare a guidare senza problemi anche in caso di malfunzionamento del sistema di parcheggio. È altrettanto vero, però, che un malfunzionamento di questi componenti può compromettere il comfort in caso di parcheggio e può aumentare il rischio di manovre errate che possono tradursi in danni alla carrozzeria o a componenti più esterni del veicolo. La sostituzione è quindi consigliabile per mantenere il più alto standard di comfort e sicurezza per l’integrità del veicolo.
Posso sostituire i sensori di parcheggio da solo?
La sostituzione di questi componenti non è di per sé estremamente complessa, ma può essere necessario smontare altri componenti o parti della carrozzeria per avere accesso ai sensori. Sostituire autonomamente i sensori di parcheggio è quindi possibile, ma per poterlo fare è necessaria una buona manualità, conoscenze tecniche e l’attrezzatura da officina professionale necessaria per poter procedere con le operazioni di montaggio e smontaggio. Se non sei certo di avere le capacità o le conoscenze necessarie, rivolgiti a un’officina specializzata: qui il personale adeguatamente preparato potrà effettuare la sostituzione dei sensori correttamente e ripristinare velocemente il funzionamento del sistema di assistenza al parcheggio del tuo veicolo.
Consiglio dell’esperto
Prima di cominciare a smontare carrozzeria e componenti legati ai sensori di parcheggio, assicurati di avere a disposizione una guida completa e tutti gli attrezzi necessari. Conserva con cura tutti i componenti che hai rimosso e, se necessario, prendi nota dei diversi passaggi per evitare di commettere errori nella fase di ripristino del veicolo.
Quanto costa sostituire i sensori di parcheggio?
I costi relativi alla sostituzione dei sensori di parcheggio possono variare in base a una serie di fattori, fra cui il tipo di sensore, il produttore del componente, il modello del tuo veicolo e i costi relativi alla manodopera. In linea di massima il costo di un singolo sensore può variare da 20 € a 150 € circa, a cui devono essere aggiunti i costi relativi alla manodopera. È possibile acquistare kit che includono diversi sensori, un modo semplice ed efficace per ottenere tutti i ricambi necessari in un solo acquisto e risparmiare sul prezzo unitario dei componenti. Per risparmiare ulteriormente, acquista online dal negozio di ATP i nuovi sensori di parcheggio per la tua auto. In questo modo, quando ti recherai in officina, pagherai esclusivamente i costi di manodopera ed eviterai di affrontare maggiorazioni sul prezzo dei ricambi.
Perché acquistare sensori di parcheggio su ATP?
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