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Sensori
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Sensori del sistema alimentazione aria motore
Il funzionamento di un’automobile è basato su un’insieme di componenti che, combinati fra loro, permettono al veicolo non solo di muoversi, ma anche di farlo in tutta sicurezza. Ogni elemento ha una specifica funzione e va tenuto sotto controllo affinché l’usura del tempo non crei danni che possono portare a serie conseguenze. Monitorare ogni singolo elemento sarebbe impossibile, soprattutto per chi non ha competenze in materia. È per questo motivo che oggi le auto sono dotate di sempre più sensori che, per l’appunto, controllano lo stato delle varie componenti e avvisano il conducente quando qualcosa non va. In queste righe faremo un rapido excursus proprio sui principali sensori che si possono trovare su un’automobile.
Sensore della valvola a farfalla
Quando parliamo di sensore di posizione dell'acceleratore e sensore di posizione a farfalla, ci riferiamo allo stesso dispositivo, la cui funzione è quella di determinare lo sforzo che il conducente imprime sul pedale dell’acceleratore per aprire la valvola a farfalla. Ricordiamo che la valvola a farfalla o corpo farfallato è l’elemento che regola la quantità di aria che entra nel motore per formare la miscela con il carburante.
Difetti e sintomi di un sensore di posizione a farfalla che non funziona
Non sono tantissime le motivazioni che possono portare a un malfunzionamento del sensore di posizione dell’acceleratore: nella maggior parte dei casi o si sono ossidati i contatti, o c’è mancanza di segnale nel sensore o -l’eventualità peggiore- c’è stata una rottura degli elementi di connessione. Anche per quel che riguarda i sintomi non ci sono molte possibilità, il che è un male perché spesso il controllo del sensore di posizione dell’acceleratore non è fra i primi pensieri degli addetti ai lavori. In linea di massima, con un sensore di posizione a farfalla guasto, o la macchina si spegne quando si rilascia bruscamente il pedale dell’acceleratore o semplicemente il motore non riesce a esprimersi alla massima potenza. Sul cruscotto di alcune automobili c’è la spia del sensore a farfalla, quindi per i loro proprietari è immediato accorgersi del suo malfunzionamento.
Riparare o sostituire il sensore posizione farfalla?
Un sensore semplicemente ossidato in linea teorica è facilmente riparabile, ma spesso non ne vale la pena. Il costo della sola manodopera per riparare un sensore di valvola a farfalla, infatti, equivale al costo della sostituzione con un prodotto nuovo. Il prezzo di un sensore di posizione dell’acceleratore nuovo dipende da marca e modello del veicolo, e mai come per questo prodotto si apre una forbice ampissima: si può partire da circa 20 euro per arrivare a oltrepassare la soglia dei 400 euro. Il modo più semplice per trovare un sensore di valvola a farfalla al miglior prezzo possibile è cercarlo su ATP Autoricambi. Se non hai idea di quello che sia il sensore compatibile con l’acceleratore della tua auto, nessun problema: ti basta inserire il numero di targa del tuo veicolo perché il portale ti mostri solo prodotti compatibili.
Approfondimento
Sai cos'è l'albero del pedale di accelerazione? È il componente che trasferisce il movimento del pedale di accelerazione al sistema di controllo del motore. Quando premi il pedale, l'albero trasmette il movimento al sensore di posizione dell'acceleratore, che rileva l'angolo di apertura del pedale e invia questa informazione alla centralina elettronica del motore (ECU). In base alla posizione del pedale, l'ECU regola la quantità di carburante e aria che entra nel motore, ottimizzando le prestazioni del veicolo.
In sintesi, l'albero del pedale di accelerazione trasmette il movimento meccanico, mentre il sensore lo converte in un segnale elettronico che permette all'ECU di gestire la risposta del motore.
Sensore MAP
Il MAP, famoso come sensore pressione sovralimentazione o anche sensore della mappa, questo componente permette di tenere sotto controllo la pressione dei collettori di aspirazione, dato che calcola la massa d’aria aspirata dal motore senza carico. Il nome “sensore della mappa” è forse dovuto all’omonimia con il corrispettivo inglese di “mappa”, ma MAP è in realtà l’acronimo di Manifold Absolute Pressure (letteralmente Pressione Assoluta del Collettore), quindi non ha niente a che vedere con le mappe in generale. Il MAP sensore, inoltre, controlla anche la turbo-compressione nei motori turbo-compressi, diesel o benzina che siano. Dal punto di vista statistico, il MAP sensore è presente quasi esclusivamente sui motori turbo diesel, ma non è impossibile trovarne uno su veicoli a benzina.
Come funziona il sensore di pressione dei collettori d’aspirazione
Questo sensore di pressione del collettore di aspirazione (map) al suo interno ha uno o più diaframmi che si curvano a seguito della pressione esercitata. Ogni diaframma a sua volta è collegato a un estensimetro, la cui variazione di lunghezza genera delle specifiche resistenze che mandano impulsi alla centralina. Di norma ogni MAP sensore ha tre pin per altrettante resistenze, ma nei modelli che misurano anche la temperatura dell'aria di aspirazione i pin diventano quattro.
Sensore pressione sovralimentazione guasto, che fare?
In un sensore MAP sporco i sintomi sono evidenti. Quando un sensore del collettore di aspirazione è guasto o sporco, se ne accorge anche il guidatore meno esperto, perché la perdita di potenza del motore è molto marcata (ed è ancor più marcata se parliamo di motori turbo). Ciononostante, per l’avaria o il malfunzionamento del MAP sensore la maggior parte dei veicoli è dotata di una specifica spia luminosa sul cruscotto. Le cause statisticamente più frequenti di questo malfunzionamento sono i connettori difettosi o ossidati, i cavi danneggiati, l’interruzione della tensione di alimentazione o semplicemente problemi al pin del sensore della temperatura dell'aria aspirata. Nelle auto moderne le centraline segnalano tali anomalie con diciture del tipo “valore pressione aspirazione troppo bassa/alta” o “aspirazione non plausibile”.
Riparare o sostituire un sensore MAP?
Rispetto a quella di altre componenti del veicolo, la sostituzione di un MAP sensore è più semplice: si svitano i bulloni che lo tengono fissato al motore, si stacca il cavo di alimentazione, si toglie il MAP sensore e lo si sostituisce con quello nuovo, ripetendo poi in ordine inverso gli step precedenti. Il fatto che si tratti di un’operazione semplice, tuttavia, non significa che può essere eseguita da chiunque, pertanto ti raccomandiamo di sostituire il sensore MAP in autonomia solo se hai davvero consapevolezza di quello che devi eseguire: se, durante l’intervento di sostituzione, dovessero venirti dubbi sul da farsi, fermati e rivolgiti alla tua officina di fiducia.
Suggerimento
Non è detto che un sensore MAP non funzionante sia necessariamente guasto. Il più delle volte basta un po’ di pulizia: prova a detergerlo con dell’alcool al fine di eliminare le particelle contaminanti, ovviamente facendo attenzione ai contatti, e vedrai che -nella maggior parte dei casi- risolverai il problema.
Quanto costa un MAP sensore?
Caso vuole che la forbice dei prezzi sia identica a quella che abbiamo già verificato in precedenza per il sensore di posizione a farfalla: si va da un minimo di 20 fino a oltre 400 euro. Anche in questo caso, ovviamente, trovi i prezzi migliori su ATP Autoricambi.
Debimetro (sensore maf)
Il debimetro (sensore maf) è un componente che permette di misurare la quantità di aria che entra nel sistema di aspirazione del motore. È sostanzialmente un equivalente del MAP sensore, con la differenza che il primo è tipico dei motori turbo diesel, mentre il debimetro è installato prevalentemente nelle auto a benzina. Il debimetro è posizionato fra il filtro dell’aria e la valvola a farfalla, ed è usato nei motori a benzina perché misura la giusta massa d’aria che serve per la combustione, caratteristica più importante in queste motorizzazioni rispetto a quelle diesel. Il calcolo della giusta massa d’aria viene effettuato ovviamente dalla centralina collegata.
Debimetro rotto, che fare?
Il debimetro può smettere di funzionare a causa di sporco (polvere, detriti) o problemi elettronici (cavi e connettori difettosi), il debimetro può essere pulito, ma, se si registrano malfunzionamenti, raramente la sola pulizia offre gli effetti sperati. Se malfunzionante, è spesso necessaria la sostituzione, che deve essere effettuata da officine autorizzate. Il costo varia tra 160 e 1.000 euro, ma ATP Autoricambi offre buone soluzioni qualità-prezzo, in questo modo potrai risaprmiare pagando solo le spese di manodopera.
Lo sapevi?
La sostituzione periodica del filtro dell’aria non è casuale: serve, fra le altre cose, proprio a tenere il debimetro il più pulito possibile. Se sostituisci con la giusta periodicità il filtro dell’aria, quindi, quasi sicuramente non avrai mai problemi con il debimetro.
Sensore di temperatura esterna per auto
Com’è facilmente intuibile, si tratta di un sensore che serve a rilevare la temperatura esterna del veicolo. Quello che possiamo chiederci è perché sia necessario misurare la temperatura esterna. La risposta è che in determinate situazioni tale dato è utile per il guidatore. Se ad esempio sta piovendo e il termometro è vicino allo zero, è probabile che la strada sia ghiacciata. Avendo queste informazioni, si guiderà con maggior prudenza per evitare di perdere il controllo dei veicolo.
Dove si trova il sensore per la temperatura esterna dell’auto?
Nella maggior parte dei modelli, il sensore di temperatura esterno per auto è collocato intorno al paraurti anteriore, ma ci sono alcuni veicoli che lo hanno installato sullo specchietto retrovisore sinistro. La prima cosa da dire su questo dispositivo è che in realtà non fornisce una misurazione molto precisa: il fatto è che, a seconda della sua collocazione, può subire sollecitazioni esterne come il calore generato dal motore o dal paraurti anteriore stesso. Nelle giornate di piena estate, ad esempio, se il termometro segna 41 gradi, non è detto che siano reali: sarà sicuramente caldo, ma la temperatura reale è sicuramente diversa. Lo stesso discorso vale se si lascia l’auto al sole tutta la giornata in piena estate: anche in questo caso il termometro segnerà una temperatura più elevata di quella reale. A seconda del periodo dell’anno, quindi, considera una discrepanza di 4 o 5 gradi fra temperatura reale e percepita.
Quali cause possono portare al malfunzionamento del sensore per la temperatura esterna dell’auto?
Trattandosi di un dispositivo a energia elettrica, le problematiche più comuni di un sensore di temperatura esterna per auto sono legate alla cablatura e ai contatti. Un’altra causa può essere un urto che l’auto ha subito proprio nel punto in cui è collocato questo sensore.
Se nei veicoli più datati un sensore di temperatura esterna per auto guasto non arreca danni, nei nuovi modelli questo malfunzionamento non può essere trascurato. Questo perché la centralina dell’auto considera sempre attendibili i valori trasmessi da questo sensore, e ragiona di conseguenza: ad esempio, se il sensore percepisce 5 gradi in una giornata di piena estate, la ventola dell’aria condizionata non si avvia perché la centralina ritiene che faccia già abbastanza freddo, e ovviamente il problema si può presentare in maniera inversa in inverno.
Quanto costa un sensore di temperatura esterna per auto?
Se un sensore della temperatura esterna per auto non funziona correttamente, il più delle volte va sostituito. Il costo del prodotto non è di per sé elevato, oscillando fra i 10 e i 50 euro, e la difficoltà della sostituzione può dipendere soltanto dalla sua collocazione. In linea di massima, tuttavia, suggeriamo sempre di far effettuare la sostituzione a un’officina autorizzata.
Quali sono i principali brand di sensori per auto?
Che si tratti del sensore pressione sovralimentazione (map) o del sensore della farfalla, o altri sensori del motore, i brand principali che puoi trovare direttamente nel nostro sito ATP sono: Bosch, Hella, NTK, Magneti Marelli e ovviamente il nostro Best Price.
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